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Quartetto EP

Quartetto EP

Il quartetto EP, sezione ritmica della Edoardo Pascale Big Band, presenta mercoledì 20 settembre in Osteria Rabezzana un carosello di standard jazz e swing oltre a riduzioni per quartetto di alcuni brani originali del recente disco “A SwIndie Affair” presentato al Torino Jazz Festival 2023.
A SwIndie Affair nasce intorno alle partiture di Edoardo Pascale con un repertorio inedito principalmente in stile swing. Il titolo gioca con il brano di Sinatra “A Swinging Affair” e con le parole Swing e Indie: swing per le sonorità e indie perché nasce come produzione dal basso coinvolgendo associazioni e piccole realtà culturali torinesi. 

Il concerto è sostenuto dal main sponsor Casa Re, cantina vitivinicola sulle colline delle Langhe/Monferrato, vicino al centro storico di Acqui Terme.  

Formazione
Edoardo Pascale, chitarra
Luca Costanzo, pianoforte
Alessio Boschiazzo, batteria
Carlo Veltro, contrabbasso

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

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Salvador Allende – Después de 50 anos el sueno aun existe

Salvador Allende – Después de 50 anos el sueno aun existe

A cinquant’anni dal golpe in Cile di Pinochet che rovesciò il governo democraticamente eletto presieduto da Salvador Allende, il gruppo musicale Umami dedica una serata al Cile in Osteria Rabezzana, martedì 12 settembre, dal titolo “Salvador Allende – Después de 50 anos el sueno aun existe”. Il gruppo nasce nel 1986 raccogliendo l’eredità di diverse realtà musicali attive a Torino sin dalla metà degli anni ’70. Lo spettacolo in programma è basato principalmente su brani degli autori della nueva cancion chilena (Victor Jara, Violeta Parra, Inti Illimani e Quilapayun) e composizioni originali.

Per l’occasione, si potranno degustare alcuni piatti tipici cileni.  

FORMAZIONE
Massimo Rosada – voce, fiati andini, corde e percussioni
Angelo Palma – voce, fiati andini, corde
Antonio Oggianu – chitarra, basso
Ugo Guizzardi – voce, fiati andini e percussioni
Miguel Angel Acosta – voce, corde
Lautaro Acosta, special guest – violino

STRUMENTI
Corde: chitarra, charango, tiple colombiano, cuatro venezolano, mandolino, basso, violino
Fiati: kena, kenacho, sikus, antara, rondador, moseños, flauto traverso
Percussioni: bombo leguero, cajon, bongos, chajchas, maracas, guiro

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

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La programmazione

La programmazione

Rab Mataz è la rassegna che, una volta alla settimana, porta in Osteria le voci del jazz o della lirica e i brani del cantautorato italiano per esibizioni uniche e rare che uniscono la musica al cibo o raccontano la storia della musica, attraverso i suoi protagonisti.
“Rab Mataz” accosta, nel nome, Rabezzana (Rab) all’album di Paolo Conte (Razmataz), sottolineando le comuni origini nel Monferrato, terra del cantautore e dei vigneti Rabezzana. L’obiettivo dell’Osteria è diventare un luogo di ritrovo con appuntamenti di qualità per continuare la tradizione storica dei locali creati “nei sotterranei” di Torino.

Martedì 12 settembre
Salvador Allende – Después de 50 anos el sueno aun existe
Serata per il Cile, in occasione dell’anniversario del colpo di stato, con il gruppo musicale Umami e alcuni piatti tipici cileni.  

Mercoledì 20 settembre
Aragon Molinar: Big Band EP
Un concerto frontale di swing d’avanguardia con il repertorio inedito di “A SwIndie Affair” per quartetto con ritmica e un fiato. In collaborazione con una scuola di ballo lindy hop, sostenuto dal main sponsor A Casa Re, cantina vinicola dell’Alto Monferrato.

Mercoledì 27 settembre
The Black City con Martin Craig
Blues, soul e funk con Martin Craig alla chitarra, Juan Carlos Calderin alla batteria, Tonino Chiodo al basso e Paolo Parpaglione al sax. Lo spettacolo è caratterizzato da un sound 100% funky basato sul groove e da un’energia coinvolgente.

Mercoledì 4 ottobre
Hot Club ëd Turin con Stefano Ivaldi
Brani originali dell’epoca di Django Reinhardt e Stephane Grappelli reinterpretati senza stravolgere gli arrangiamenti d’origine accostati a nuovi brani ispirati alle sonorità originali di riferimento. Il progetto ha alla base la ricerca del suono e dello stile del Quintette du Hot Club de France. L’Hot Club ëd Turin è composto da Giangiacomo Rosso, chitarra solista; Stefano Ivaldi, violino; Manuel Baudino, chitarra ritmica; Andrea Bottelli, chitarra ritmica; Michele Millesimo, contrabbasso.

Mercoledì 11 ottobre
Ponzano Jazz Trio
Brani immortali del jazz che spaziano dallo swing, al bebop, alla bossa nova, con escursioni nel jazz modale e pezzi di musica leggera riletti in chiave jazzistica per un ascolto godibile, variegato nei generi e spesso inatteso nell’interpretazione. Il Ponzano Jazz Trio è formato da Federico Ponzano al sax tenore, Andrea Calvo al contrabbasso e Roberto Reverso alla chitarra. I tre musicisti si incontrano nelle aule della Torino Jazz School e immediatamente trovano la loro alchimia che li spinge a proporsi sulla scena jazzistica torinese.

Martedì 17 ottobre
Il Trio con brio Hamburg di musica classica
Melodie romantiche

Mercoledì 18 ottobre
Valerio Signetto Felice Reggio quintetto West Coast
Formazione classica del jazz composta da sassofono e tromba più sezione ritmica. Il gruppo propone lo stile West Coast sviluppato a Los Angeles e San Francisco nel corso del 1950. La formazione si basa più sulla composizione e arrangiamento che sul gioco improvvisato individuale. Valerio Signetto e Felice Reggio sono accompagnati da Fabio Gorlier, pianoforte; Stefano Profeta, contrabbasso; Francesco Parodi, batteria

Mercoledì 25 ottobre
Tango
Carrellata storica sul tango, dalla metà dell’800 ad oggi, con filmati, lettura di testi, musica dal vivo, ballo dei commensali ed esibizione dei maestri per ogni periodo storico. Con menu a tema.

Mercoledì 1 novembre
Dido’s Brazilian Jazz
L’appuntamento del Moncalieri Jazz Festival. Il DBJ – Dido’s Brazilian Jazz nasce nel 2014 con la calda voce di Delfina Di Domenico, il pianoforte eclettico di Massimo Rizzuti pronto ad accompagnare e creare ritmiche che ben si miscelano alle percussioni di Giorgio Ricchezza che le alterna al suono di un elegante sax contralto, insieme al maestoso contrabbasso di Pippo Caccamese. Tutti e quattro uniti dalla passione per le musica, spaziano dalle calde sonorità di bossa nova e samba, all’improvvisazione jazz e al blues leggero, passando tra brani famosi della musica italiana anni ’50 e approdando a grandi miti come Mina, Vanoni, Paoli, Conte.

Mercoledì 8 novembre
Il Carma Dance Studio: Sugar push story
Evoluzione di un amore senza fine tra musica e ballo dal 1850 al 1950, con Mirko Volonnino, direttore artistico.

Mercoledì 15 novembre
Duo D’Intrigues: Rossella Cangini e Claudio Lodati
Secondo album per l’affiatato e sperimentale duo formato dalla cantante Rossella Cangini e dal chitarrista Claudio Lodati: un viaggio sonoro di libera improvvisazione tra jazz, rock ed elettronica. Nel loro percorso artistico la musica si mescola naturalmente ad altre forme espressive, pittura, video e teatro, unite all’uso di effetti ed elettronica.

Mercoledì 22 novembre
Serata De Andrè con Marco Raiteri
Tra il Dire il Faber, Le Storie Sbagliate della Fabrizio De Andrè Official Tribute Band. Non solo un concerto, ma un vero e proprio spettacolo di melodia, poesia, canzone, recitazione per ricordare un grande artista e per scoprire il filosofo, il poeta e soprattutto l’uomo Fabrizio De Andrè. L’impegno per il sociale costituisce il filo conduttore de Le Storie Sbagliate che muove numerosi strumenti, voci e professionalità, guidati dal direttore artistico Marco Raiteri e accompagnati dai versi recitati dalla poetessa Cinzia Morone e dal celebre attore e doppiatore Mario Brusa, per ricreare le atmosfere dei concerti live del cantautore genovese. Le Storie Sbagliate sono una matura evoluzione del progetto Fabrizio De Andrè Remember 2.0. L’iniziativa ha il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André presieduta da Dori Ghezzi.  

Mercoledì 29 novembre
Svoboda Orchestra
La Svoboda Orchestra è una formazione composta da voce, trio di archi, clarinetto, tromba, tastiere, chitarra acustica, basso elettrico, batteria. L’orchestra offre una sonorità insolita nel panorama attuale: l’intrecciarsi di melodie supportate da una marcata base ritmica fanno del suo sound un imprevedibile susseguirsi di atmosfere con profonde influenze balcaniche. Accanto a composizioni originali propone riletture “contaminate” con brani che vanno dal Mediterraneo all’Oriente più estremo, con uno spirito da festa di matrimonio nomade.

Mercoledì 6 dicembre
Cori d’opera… che passione!
L’opera lirica non è fatta solo di arie e romanze, anzi: spesso è il coro che domina la scena. I cantori del Regio, con Marco Tognozzi presentano i più bei brani corali del panorama lirico mondiale come Cavalleria Rusticana, Butterfly, Il Trovatore, Otello, Carmen e l’immancabile “Và pensiero” del Nabucco.

Mercoledì 13 dicembre
Suonala ancora Sam
Grandi canzoni dai film di culto con Marco Nieloud Ensemble. Il concerto con Marco Nieloud, Michele Patti, Gianmaria Nieloud, Michele Millesimo, delle canzoni più famose dei film di culto per un viaggio alla scoperta dei brani “nascosti” nei film. Con canzoni, tra gli altri, di Paul Simon, Stevie Wonder, Elton John, Chuck Berry, Paolo Conte, Neil Diamond.

Mercoledì 20 dicembre
Once upon a time: il concerto di Natale di Lil Darling
Dal Mago di Oz a Mary Poppins: il concerto di Lil Darling è dedicato alle canzoni più evocative del periodo natalizio e non solo. La musica e il racconto delle favole guidano il Lil Darling Quartet in una performance artistica particolare e versatile dove il jazz si fonde con la migliore tradizione del musical americano dedicato alle fiabe in uno spettacolo dove il fascino e la teatralità della voce di Lil Darling si fondono al sound di vera pulsazione emotiva evocato dal quartetto.

Domenica 31 dicembre
Concerto di Capodanno con Roberto Prandi Big Band

Ora di inizio concerti: 21.30

Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

 

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Nino La Piana’s Quartet in Tenco in Jazz

Nino La Piana’s Quartet in Tenco in Jazz

Nino La Piana’s Quartet propone un tributo al grande cantautore Luigi Tenco, suicida nel 1967 al Festival di Sanremo. I brani vengono riproposti in maniera personale ed originale attingendo alle atmosfere e alle sonorità tipiche della musica jazz e latin jazz.

FORMAZIONE
Nino La Piana, pianoforte
Danilo Pala, sax contralto
Roberto Chiriaco, contrabbasso
Giorgio Diaferia, batteria

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

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La pittura di Gianni Bui

La pittura di Gianni Bui

La pittura in qualcosa assomiglia allo sport del calcio: tanti artisti si sono espressi con personalità assoluta e ottima mano senza aver mai frequentato l’accademia, esattamente come si può giocare ad alti livelli, senza aver fatto chissà che scuole di football; quel che conta è avere i piedi buoni. E Gianni Bui indubbiamente ha un animo di artista e un fisico da calciatore, un presente da pittore e un passato da campione.

Ex giocatore di Verona e Torino, ma anche capocannoniere in Serie B col Catanzaro, Gianni Bui è stato un prolifico attaccante a cavallo degli anni 60 e 70. Lasciato il calcio, si è finalmente potuto dedicare alla sua grande passione: la pittura. Da bambino, si divertiva a disegnare e avvicina la pittura da autodidatta, quando era già affermato calciatore: “Mi dilettavo con i colori. Nei ritiri prima della partita si giocava a carte, ma io mi annoiavo e così iniziai a riprendere a disegnare, riempiendo quaderni su quaderni”. Da allora i pennelli sono diventati compagni di vita sempre più assidui. “Seguo il mio istinto. Certo, qualche paesaggio a volte me lo chiedono, ma non sono temi che mi attirano molto e se devo proprio dipingerlo allora lo faccio a modo mio, diverso, allontanandomi dal linguaggio classico. Mi piace vedere qualcosa di nuovo, avere una prospettiva diversa delle cose. Anche con i ritratti lo stesso: li faccio ma in modo magari anche contorto ma sicuramente unico”. Ama l’astratto e lavora con l’acrilico, ”l’olio no, perché ha un odore e a casa può dare fastidio”. Dunque, un lungo percorso pittorico quello di Gianni Bui che gli permette di sviluppare una notevole sensibilità artistica così da attraversare negli anni varie fasi, ben rappresentate dai suoi quadri: dalla figurazione che tocca il ritratto, il paesaggio, la natura morta, fino a raggiungere una sensibilità astratta, in cui forma e colore si compendiano con raffinatezza e delicatezza. Il percorso artistico di Bui risulta estremamente interessante: considerando che dipinge ciò in cui si rispecchia, è indicativa la ricerca di un linguaggio personale in cui l’abbandono graduale della stesura pittorica più figurativa e quindi tradizionale, lo conduce a sperimentare, dimenticando i riferimenti alla realtà, e privilegiando il processo tecnico del colore con garbo e gusto. Conquista così la libertà espressiva dell’astrattismo, assimilando elementi propri dei grandi maestri del ‘900 che dalla figura sono passati al non figurativo. Sfuma in lui il bisogno di misurarsi con la realtà oggettiva, ma preferisce tradurre la propria emotività nel segno e nel colore: “Ammiro gli artisti che fanno quel che sentono. Amo coloro che mi fanno vedere cose particolari”. Ogni opera d’arte ha origine nell’emozione: questo è lo spirito con cui avvicinare il viaggio pittorico di Gianni Bui, in cui l’esplorazione viene affiancata dall’introspezione per puntare alla ricerca dell’essenza.

Testo critico di Marco Basso

Alle 18.30 è in programma l’inaugurazione della mostra con l’artista Gianni Bui, il prof. Marco Basso e alcuni giocatori della leggenda granata: Natalino Fossati, Nello Santin e Beppe Pallavicini.

Alle 22 concerto dei Saboriso (Francesca Saporito, voce e Andrea Guariso, chitarre, loop e percussioni), il duo voce e chitarra che spazia tra jazz, pop, canzone d’autore e poesia rielaborando i brani secondo varie chiavi interpretative.

La mostra sarà visitabile fino al 28 maggio.

Info e prenotazioni
Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino
Orari: da martedì a sabato 9.30-12 e 16.30-19 (chiuso domenica e lunedì)
Web: www.osteriarabezzana.it
Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

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