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Chet Baker Sings

Chet Baker Sings

Mercoledì 15 maggio, ore 20

Chet Baker Sings

Le “songs” di Chet Baker interpretate dalla voce femminile di Elisabetta Prodon

 

“Chet Baker Sings” è una rilettura delle songs del grande artista da parte di una voce femminile, una tromba e un pianoforte. Elisabetta Prodon, dopo anni di ascolto e studio delle registrazioni di Baker, ha ideato uno spettacolo unico che riprende la produzione vocale di Chet attraverso i motivi più conosciuti e vere e proprie rarità, da Gershwin ai delicati blues, fino alle struggenti ballad che il trombettista rendeva uniche con il timbro spezzato e sofferente caratteristico degli ultimi anni.

Il jazz degli anni ’50, cosiddetto West Coast o Cool, fu suonato da molto grandi interpreti, ma nessuno come Chet Baker seppe dare un’interpretazione così personale e totale dello spirito dell’epoca.

 

Formazione

Elisabetta Prodon, voce

Fabio Gorlier, pianoforte

Fulvio Vanlaar, tromba

 

Menù

Budino agli asparagi con salsa al Castelmagno

Agnolotto al burro macchiato

Tiramisù

 

Vino in abbinamento, acqua, caffè

 

Cena con concerto: 35 euro

  
Dopo le 21.30 si potrà partecipare al concerto con una degustazione al prezzo di 15 euro (un calice di vino accompagnato da stuzzichini o dolce) fino ad esaurimento dei posti a sedere nella sala del concerto.

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Torino Tamarindo

Torino Tamarindo

Mercoledì 15 maggio, ore 18.30

Torino Tamarindo

Per il Salone Off in Osteria Rabezzana, incontro con Ivano Barbiero

 

In un’estate calda e sonnacchiosa degli anni Settanta non c’è un attimo di pace per il commissario Aldo Piacentini: già provato dalle frequenti liti e le continue ripicche tra l’anziana madre e la promessa sposa, che si è trasferita da loro, il responsabile della squadra omicidi torinese deve affrontare nuovi grattacapi sul lavoro. Nei sotterranei della Basilica dei Santi Maurizio e Lazzaro, a poca distanza dal movimentatissimo mercato di Porta Palazzo, viene rinvenuto il cadavere mummificato di un uomo: chi ha condotto l’esperimento per ridurlo in quello stato? E non è l’unico problema: Piacentini deve occuparsi anche del temuto ritorno dalla Spagna del killer Antonio Ponto. Una grana che proveranno a risolvere anche i carabinieri attraverso uno dei loro ufficiali più brillanti, il maggiore Stefano Tangitano soprannominato “Rosso Fumante”. Come se non bastasse anche l’agente segreto Stella torna da Venezia nel capoluogo piemontese, dove subito deve fare i conti con il suo passato e un vecchio amore che giammai avrebbe voluto rincontrare.

Intrigante nella trama e misterioso nei contenuti, questo noir al tamarindo – aspro e dolce allo stesso tempo – regala al lettore sorprese inaspettate sino all’ultima pagina, dipingendo una città trasversale, ricca di memorie, a tratti scostante e beffarda.

 

IVANO BARBIERO

Nato a San Benedetto Po (Mantova), dall’età di tre anni vive a Torino. Giornalista professionista, ha lavorato per trentacinque anni per l’Editrice La Stampa (Stampa Sera, La Stampa, Torinosette) scrivendo di spettacoli, cronaca, teatro, arte e musica. Per vent’anni cronista di nera, dal 1980 al 1982 è stato Presidente del Gruppo Cronisti Piemonte e Valle d’Aosta. Nel 2011 ha curato la mostra storica fotografica al Borgo Medievale del Valentino “Torino, la città che cambia (1880-1930)”, visitata da aprile ad ottobre da oltre 180mila visitatori. Come Nero Wolfe – il mitico personaggio creato da Rex Stout – oltre a curare numerosi esemplari di orchidee è appassionato di gastronomia e coltiva peperoncini piccanti. Possiede una collezione di oltre trecentocinquanta elefantini in miniatura. Da piccolo sognava di riparare gli orologi dei campanili. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato “Il Guardiano dei Cavalieri” (2018).

Ingresso libero

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Il cibo all’alba del millennio

Il cibo all’alba del millennio

Sabato 11 maggio, ore 19 

Il cibo all’alba del millennio 

Per il Salone Off in Osteria Rabezzana, incontro con Mara Antonaccio

 

“Il cibo all’alba del millennio” è la trasposizione su carta di esperienze professionali, studi antropologici, ricerche sull’evoluzione nel tempo del rapporto cibo/comunità. Con toni decisi e atteggiamento critico verso i media e l’industria alimentare e farmaceutica, l’autrice parte dall’analisi dei fenomeni e propone, fra storia ed evoluzione dei costumi, una chiave di lettura dei meccanismi che regolano le necessità e gli eccessi dell’organismo. Un testo divulgativo, attento ai temi attuali di benessere, salute, sostenibilità, diete e cultura legati al cibo. Una mentalità alimentare adatta a sostenere i cambiamenti dell’umanità all’alba del millennio.

 

MARA ANTONACCIO 

Nata a San Severo nel 1963, si è trasferita a Torino alla fine degli anni ’70 dove ha compiuto gli studi universitari di Biologia e Medicina e dove vive la propria vita lavorativa. Svolge la professione di Biologa Nutrizionista ed è esperta dell’età evolutiva, della nutrizione sportiva e delle patologie legate all’alimentazione. Da sempre appassionata di scrittura, antropologia e sociologia, si occupa in qualità di giornalista dei rapporti tra media, industria e società e dei costumi alimentari delle popolazioni nel mondo.  

 Ingresso libero

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Non mi Toccare, con Massimo Tallone

Non mi Toccare, con Massimo Tallone

Giovedì 9 maggio, ore 19

 NON MI TOCCARE

Per il Salone Off in Osteria Rabezzana, incontro con Massimo Tallone

 

Susanna è affetta da aptofobia, la paura di essere toccati. È scappata da Torino dopo aver assistito a un crimine. Vive sola, alle Fær Øer e fa la traduttrice. I cieli tumultuosi e l’oceano color piombo le fanno compagnia, Un giorno, in una libreria di Reykjavìk, in Islanda, incontra lui, lo scrittore, e accetta di raccontare la sua storia, di svelare le ragioni che l’hanno spinta prima in Sardegna, dove è stata a stretto contatto con i pipistrelli di un nuraghe e poi lì, al nord, davanti a quei mari freddi e ventosi. E sarà proprio alle Fær Øer, sotto un cielo burrascoso e sempre in movimento, che si compirà il suo destino. E quello dello scrittore.

 

BIOGRAFIA 

Scrittore e saggista torinese, Massimo Tallone ha pubblicato con Fratelli Frilli Editori “Piombo a Stupinigi” (2007), “Veleni al Lingotto” (2008), “Doppio inganno al Valentino” (2009), “L’enigma del pollice” (2010), “L’Amaro dell’immortalità” (2013). Nel 2009 ha pubblicato il saggio “Dizionario ironico della cultura italiana” per Utet. Per Edizioni e/o ha pubblicato “Il fantasma di piazza Statuto” (2012) e “Il diavolo ai Giardini Cavour” (2013). Nel 2014 ha pubblicato per Dudag l’e-book “Vico Bimah e il passaggio segreto”. Nel 2015 ha pubblicato con Golem Edizioni il saggio umoristico “A bottega dal maestro di cazzeggio” e nel 2016 “Le vite anteriori”. Per le Edizioni del Capricorno ha pubblicato, con Biagio Fabrizio Carillo, il romanzo “Il postino di Superga” (2015), “La riva destra della Dora” (2016), “La curva delle Cento Lire” (2016), “Le maschere di Lola” (2017), “La casa della mano bianca” (2017). Dal 2011 collabora con il quotidiano Repubblica, per il quale scrive articoli e racconti seriali. È socio fondatore di Torinoir ed è direttore artistico della scuola di comunicazione e scrittura Facciamo la Lingua.

Ingresso libero

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Il Salone Off in Osteria

Il Salone Off in Osteria

9-31 maggio 2019

Il Salone Off in Osteria

 

Massimo Tallone, Mara Antonaccio, Ivano Barbiero, Laura Fezia: all’Osteria Rabezzana gli autori si incontrano all’ora dell’aperitivo.

Giovedì 9 alle 19 Massimo Tallone presenterà il suo nuovo romanzo “Non mi toccare” che affronta la tematica dell’aptofobia, ovvero la paura di essere toccati, di cui soffre la protagonista in fuga da Torino e da una minaccia che mette a repentaglio la sua vita.   

Sabato 11 alle 19 Mara Antonaccio parlerà de “Il cibo all’alba del millennio”, la trasposizione su carta di esperienze professionali, studi antropologici, ricerche sull’evoluzione nel tempo del rapporto cibo/comunità. Con toni decisi e atteggiamento critico verso i media e l’industria alimentare e farmaceutica, l’autrice parte dall’analisi dei fenomeni e propone, fra storia ed evoluzione dei costumi, una chiave di lettura dei meccanismi che regolano le necessità e gli eccessi dell’organismo.

Mercoledì 15 alle 18.30 Ivano Barbiero racconterà la sua “Torino Tamarindo”. Il noir ambientato negli anni ’70 con protagonista il commissario Aldo Piacentini, intrigante nella trama e misterioso nei contenuti, dipinge una città trasversale, ricca di memorie, a tratti scostante e beffarda.   

Venerdì 31 alle 19 Laura Fezia, scrittrice e ricercatrice di tematiche legate alla genesi della religione cristiano-cattolica, affronterà la “Chiesa Criminale” parlando di una scia di sangue in nome di Dio lunga 2000 anni.   

 

Gli appuntamenti sono a ingresso libero

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