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Porta Nuova!

Porta Nuova!

“Fatta l’Italia, adesso bisogna fare gli italiani”, disse nel 1861 un politico e scrittore (alcuni dicono Massimo d’Azeglio). La stragrande maggioranza della popolazione italiana parlava il proprio dialetto. Dopo l’unità d’Italia, con il tempo si era diffusa la scuola, e con la scuola si era diffuso anche l’insegnamento della lingua nazionale. Inoltre, migliaia di giovani si spostavano dal nord al sud e dal sud al nord per fare il servizio militare: per comunicare con gli altri soldati non potevano usare il loro dialetto, dovevano parlare l’italiano. Un secolo dopo, però, “l’italiano”, inteso come lingua comune e condivisa, era ancora da fare. Molti italiani del sud si trasferivano nelle città del nord, più ricche e industrializzate. Gli immigrati e gli abitanti delle città del nord non parlavano lo stesso dialetto, e anche questo ha favorito un po’ la diffusione dell’italiano. Ma la strada per trasformare l’italiano nella lingua di tutti fu anche facilitata dalla televisione e dalla radio. E alla radio, cosa volete che ascoltassero i “napuli” che ogni giorno arrivavano a Torino Porta Nuova per andare a lavorare in Fiat? Ma ovvio: le canzoni dei favolosi anni ’60. Una storia musicale che Billi Spuma ripercorre con i suoi inossidabili Gassati, in una coinvolgente serata di beat e ballabili che, come sempre, si trasforma in festa.

BILLI SPUMA E I SUOI GASSATI
Billi Spuma e i suoi Gassati ripercorrono da anni, in modo leggero e divertente, la storia, il costume, i balli e le mode dei mitici anni ’60. Il loro è un viaggio nell’Italia musicale del boom economico tra complessi beat e balere, twist e hully gully, jukebox e canzoni d’amore. Cantano l’Italia dei capelloni e delle speranze giovanili, del Cantagiro e delle rotonde sul mare. Raccontano attraverso ritmi surf e rhythm and blues i sogni, le atmosfere, i protagonisti di quegli anni. Interpretano a modo loro successi indimenticabili come Stasera mi butto, Guarda come dondolo, Tintarella di luna, I Watussi, Sapore di sale, La pelle nera, Bandiera Gialla. Rievocano le imprese musicali di gruppi storici come l’Equipe 84, I Rokes, I Corvi, I Camaleonti, I Ribelli e di cantanti intramontabili come Caterina Caselli, Rita Pavone, Edoardo Vianello, Gianni Morandi, Bobby Solo, Rocky Roberts, Antoine. Sono in qualche modo una leggenda vivente. Instancabili da più di trent’anni portano in tutto il mondo la contagiosa energia della musica beat nostrana e con il loro sound trascinante trasformano i concerti in spumeggianti feste danzanti.

FORMAZIONE
Billi Spuma, voce
Marc Fioretti, tastiere
Benny Pizzuto, basso
Paul Vinci, chitarra
Gianluigi Corvaglia, sassofono
Sandro Marangon, batteria

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Led Zeppelin esoterici, con Ezio Albrile

Led Zeppelin esoterici, con Ezio Albrile

La cultura ‘underground’ nata dall’unione di musica ed uso di sostanze psicoattive, genericamente nota come cultura «psichedelica», si è subito caratterizzata come portatrice di una spiritualità alternativa, valorizzante la ricerca della conoscenza di sé attraverso un’intensa comprensione della soggettività personale. «Psichedelico» fu un vocabolo coniato da Humphry Osmond, uno psichiatra amico di Aldous Huxley, il noto scrittore, nel 1956, per descrivere l’effetto di alcune sostanze psicoattive (mescalina, LSD), non altrimenti denominabile. I mondi oracolari di alchimisti e antichi visionari sono tra noi. Parliamo dei Led Zeppelin, una band determinante nel mutamento di un immaginario non solo musicale. A Roma, nel ‘600, il marchese Palombara, assiduo d’irregolari ed eccentrici vari, sperimentava un elisir universale, un «Hermetico papavero», per varcare la soglia della sua «Porta magica»; quasi un preludio alla «Scala al Paradiso» (Stairway to Heaven) di Page & compagni. Secoli dopo, nei primi decenni del Novecento, sempre a Roma, una cerchia molto esclusiva si ritrovava per riscoprire il mondo segreto dell’esoterismo.
Venerdì 17 maggio, per “I Venerdì del Libro”, Ezio Albrile presenta in Osteria Rabezzana il suo libro “Led Zeppelin esoterici. Visioni e allucinazioni dagli alchimisti agli psichedelici” (Edizioni Mimesis).

 Ezio Albrile è uno storico e antropologo delle religioni. Ha esplorato le differenti espressioni del dualismo antico, dedicando specifici lavori alle interazioni tra mondo orientale e fenomeni “misterici” come lo gnosticismo e l’ermetismo. Ha curato e tradotto diverse opere tra cui il De radiis, di al-Kindī (1994) e una nuova versione commentata del Vangelo di Verità (2022) uno dei più suggestivi trattati gnostici di Nag Hammadi. Tra le ultime opere pubblicate si segnalano: Angeli e diavoli. Le origini di un mito (2020), Nei luoghi oscuri della magia (2021), I Paradisi dei Beati. Terre mitologiche e spazi estatici (2022), Fantascienza & gnosticismo (2022), Stelle e demoni. Magie astrali, ermetismi e teurgie tra antichità e Medioevo (2023).

L’ingresso è libero. Prenotazione consigliata.

I VENERDÌ DEL LIBRO
“I Venerdì del Libro” è il nuovo ciclo di appuntamenti dell’Osteria Rabezzana, in programma dalle ore 18 alle 19.30 dall’8 marzo al 24 maggio, dedicato alla presentazione di libri, romanzi e saggi. Una serie di incontri organizzato in collaborazione con Unipop Fondazione Università Popolare di Torino ed Edizioni Tripla EEE – per dare spazio alla voce degli scrittori in un luogo informale come l’Osteria Robezzana, nella Sala Botti.

Info e prenotazioni per la cena
Web: www.osteriarabezzana.it
Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

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Organ Jazz Trio per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro

Organ Jazz Trio per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro

L’Organ Jazz Trio formato da Danilo Pala, Enrico Perelli e Giorgio Diaferia accompagna giovedì 16 maggio la cena in Osteria Rabezzana di raccolta fondi a favore della Fondazione Piemontese per la ricerca sul Cancro.

Menù dello chef Giuseppe Zizzo
Vitello tonnato alla vecchia maniera
Fiore di zucca ripieno di ricotta, menta e parmigiano con salsa allo zafferano
Agnolotti di maialino da latte col suo fondo e miele di castagno
Stinco di vitello piemontese al Roero
Patate al forno
Crostatine con crema pasticcera e fragole
Scelta di vini Rabezzana in abbinamento per ogni piatto
Acqua e caffè

Costo: 55 euro, parte del ricavato sarà donato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.  

 

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Se stasera sono qui

Se stasera sono qui

I capolavori della canzone italiana – da Mina a Battisti, da Trovaioli a Buscaglione, da Fossati a Zucchero – reinterpretati in chiave jazz con il quartetto di Valentina Nicolotti e guest Federico Ponzano con il suo sax tenore.

FORMAZIONE
Valentina Nicolotti, voce
Federico Ponzano, sax tenore
Nicola Meloni, piano
Gian Maria Ferrario, contrabbasso

 

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Facchiotami, con Giuseppe Bailone

Facchiotami, con Giuseppe Bailone

La musica e il ritmo delle preghiere dell’asilo fondono insieme parole diverse: fa’ che io ti ami. Nasce un fantasma dal fascino irresistibile. “Facchiotami” (Edizioni Asterios) di Giuseppe Bailone è un viaggio alla ricerca del Facchiotami. Dai sogni infantili ai sogni della ragione. Alla riscoperta del mondo contadino, dei suoi proverbi, per capire che l’utopia è possibile se impara dall’agricoltura a misurarsi con le radici del reale. Una visita ai centauri di Hobbes. Una fuga con Socrate e con il figliol prodigo dopo il ritorno. Un incontro con il giovane ricco in cerca della perfezione. Un viaggio sulle navi di Platone, di Marx e di Protagora. Un salto di Eloisa e Abelardo fuori della storia. La partenza di Penelope da Itaca. Un tentativo di riordinare le parole messe in agitazione dal cedimento dell’ordine alfabetico. Il gusto di riaprire pagine definitive. La sorpresa di scoprire ciò che da sempre è sotto gli occhi. Nel 2000, Norberto Bobbio ne ha scritto: “Non solo l’ho letto pagina dopo pagina, ma l’ho centellinato … La lettura del Suo libro, semplice, chiaro, netto nei giudizi… mi ha dilettato, fatto riflettere e mi ha aiutato a capire che anche un vecchio stanco e sazio può provare la gioia di un nuovo incontro e il piacere dell’apprendimento”.

Giuseppe Bailone, ha insegnato storia e filosofia nei licei. Dal 2005 tiene corsi di filosofia all’Università Popolare di Torino. Dopo Facchiotami ha pubblicato Viaggio nella filosofia europea (2006), Il mito di Antigone nella sinistra antagonista (2008), Viaggio nella filosofia dalle origini greche a fine Ottocento, articolato in undici quaderni annuali (2009/19), Il cammino di Kallipolis (2021).

L’ingresso è libero. Prenotazione consigliata.

I VENERDÌ DEL LIBRO

“I Venerdì del Libro” è il nuovo ciclo di appuntamenti dell’Osteria Rabezzana, in programma dalle ore 18 alle 19.30 dall’8 marzo al 24 maggio, dedicato alla presentazione di libri, romanzi e saggi. Una serie di incontri organizzato in collaborazione con Unipop Fondazione Università Popolare di Torino ed Edizioni Tripla EEE – per dare spazio alla voce degli scrittori in un luogo informale come l’Osteria Robezzana, nella Sala Botti.

 

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